Il Mood non solo fashion di Andrea Messina
Dedizione, relazioni umane e propensione al cambiamento: tre elementi chiave nella carriera di un manager di successo come l’ex masterino Andrea Messina.
“Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.”
Questi sono solo i primi versetti di “Itaca”, una poesia di Konstantinos Kavafis alla quale Andrea Messina è particolarmente legato. Essa ha rappresentato e ancora rappresenta per lui un punto di riferimento, soprattutto nei momenti di difficoltà. Le rime sono riconducibili ad alcuni tratti fondamentali del suo carattere, come siamo stati in grado di evincere dalle diverse ore passate con lui: uno stimolante scambio di idee, più che una semplice testimonianza.
Un ex canottiere professionista ricercatore di nuovi specchi d’acqua
Andrea, ex masterino (proprio come Debora Sartori e Valeria Marchesini, che abbiamo incontrato qualche settimana fa), attualmente ricopre il ruolo di Wholesale Manager presso Children Worldwide Fashion, un importante gruppo della fashion industry rivolto in particolare all’abbigliamento di lusso per bambini. CWF include diversi brand, tra cui Givenchy, Kenzo Kids e Marc Jacobs, per citarne alcuni.
Ha avuto un passato da canottiere professionista: è stato capitano della nazionale italiana, ha vinto diversi titoli italiani e un campionato mondiale juniores nel 2005. Al contrario di quanto ci si possa aspettare non gli piace parlare del suo passato, anzi ne sembra quasi annoiato. Questo orientamento verso il futuro e al di fuori della propria comfort zone rappresenta un fattore importante della sua personalità. Infatti, dopo la Laurea in Scienze Motorie decide di iscriversi al Master SBS per dare una svolta alla propria vita, ricercando nuove esperienze e percorsi professionali. Questo desiderio di reinventarsi gli permette di affrontare molteplici avventure: vive per due anni a Londra affinando la lingua per poi entrare in Soho house, in seguito ricopre il ruolo di Match Analyst per Juventus e poi entra nel gruppo Basic Italia, lavorando per brand notevoli come Superga e Kappa. Qui ritorna il tema del viaggio, il tema dell’Odissea.
Il dinamismo nell’intraprendere le varie strade percorse gli richiede molto in termini di sacrificio e impegno, ma la ricompensa arriva: avendo perseguito e poi raggiunto un ruolo da manager, l’inclinazione al ruolo e le peculiarità sono gradualmente emerse. Le stesse, con attenzione ai rapporti umani, sono servite ad amministrare al meglio i processi e le attività che l’hanno condotto ai risultati previsti, sviluppando una rete sempre più fitta nel mercato di riferimento.
Ragguagli tecnici fuori dall’aula
Un altro aspetto piacevole del carattere di Andrea riguarda la sua capacità di creare connessioni con altre persone, dettata semplicemente da un interesse incondizionato verso gli altri, verso il nuovo. Ci propone, per esempio, di continuare il “confronto” anche al di fuori delle mura d’aula. Un vero e proprio terzo tempo!
I molteplici consigli mettono in gioco tutta la nostra attenzione fino al dopo cena: tra una risata e l’altra Andrea mette sul tavolo tutta la sua esperienza, fissando le giuste azioni che l’hanno aiutato a navigare nel mercato del lavoro. Ci suggerisce ad esempio di scrivere un buon CV portando in risalto anche le nostre più bizzarre competenze, indicando tecnicismi nelle future application che faremo alle aziende sportive e spifferandoci che… una buona dose di fortuna non manca mai agli avventurieri più astuti!
Articolo scritto da Samuele Passarella e Luca Busatto, studenti della XVIII Edizione del Master SBS!
