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Il Business Game di Leonardo Buzzavo elettrizza il Master SBS 

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Cos’è un Business Game? Provate a pensare ad un gioco che simula le dinamiche di un’azienda e che lega dei mattoncini stile Lego, un motore per un’azienda leader nel settore moto e un’aula di studenti “affamati” di conoscenze..

Ormai da anni è risaputo che Leonardo Buzzavo, docente presso il Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia, riesca ad elettrizzare così le classi del Master SBS, trasmettendo conoscenze che non possono mancare in merito ad una realtà produttiva.

Comprendere una realtà aziendale

In una realtà aziendale, infatti, co-esistono varie attività da svolgere, risolvere o innovare per permettere agli “ingranaggi” di progredire e soprattutto di essere i più efficienti possibili, in linea con le richieste di mercato. Soprattutto in un’azienda leader del mercato moto, dalla quale sicuramente ci si aspettano un’alta efficienza e grande precisione produttiva per quanto concerne gli elementi da assemblare per la corretta funzionalità di un motore.

Ingranaggi che possono essere spiegati e raccontati dal punto di vista teorico, ma anche sperimentati per mezzo di approcci complementari, come quello del Business Game!

I capostipiti dell’industria automobilistica

Dopo un’intensa mattinata immersi nel settore automotive, citando alcuni dei padri fondatori di questo settore come l’imprenditore statunitense Henry Ford e l’imprenditore giapponese Kiichiro Toyoda – ideatore del Toyotismo, detto anche TPS (Total production system) -, responsabili di quelle che sono ancora oggi alcune delle dinamiche produttive da cui prendere esempio, siamo entrati sempre più nello specifico di quelle che sono le leve su cui poggiare le basi per garantire una visione strategica in una linea produttiva.

MUDA: i 7 sprechi

Il professor Buzzavo ci ha fornito degli assist non da poco, fondamentali nell’affrontare questo game, aggiungendo al nostro bagaglio formativo il concetto MUDA. Un termine che nella traduzione occidentale significa “spreco”, ovvero tutto ciò che non porta valore alla produzione. A seguire ci ha invitato a identificare e a minimizzare i sette tipi di sprechi che sono Transportation, Inventory, Motion, Waiting, Overproduction, Overprocessing and Defects, un processo volto ad aumentare la produttività e ad aggiungere valore ai processi.

Lean Production

Riuscendo a rendere l’azienda “Lean” ponendola sull’attenti a favore del cliente, nasce la Lean Production, dall’insieme di attività volte al perfezionamento, con una costante innovazione e con l’obiettivo di fare sempre di più con meno risorse.

In aula sono stati vari gli esempi utili a capire il significato concreto di questa metodologia legata al flusso di lavoro Lean in particolare con l’esplorazione dell’approccio “Pull” e di tecniche quali il “Just in time” e il TPM (Total productive Maintenance).

Ma una volta compresi i significati, come si possono inserire in un sistema?

Il Business Game

Arrivando al sodo, dopo un’introduzione teorica ci siamo tuffati finalmente nello stimolante Business Game proposto. Le regole sono state ben chiare fin da subito e spiegate in brevissimo tempo.

L’obiettivo è stato quello di produrre un modello di un motore per moto, utilizzando dei tasselli alquanto variegati in stile Lego. Il modello doveva essere consegnato alla casa madre con un timing ben preciso, e in linea con la domanda e il brief fornito. I ruoli assegnati sono stati quelli delle figure che si possono trovare in un reale contesto aziendale, cercando di simulare al meglio l’attività. Un manager, incaricato nella supervisione della qualità dalla linea produttiva fino al cliente finale, un Buyer, con il compito di pianificare la selezione e l’acquisto dei tasselli per l’assemblaggio, un reparto controllo qualità, con l’obiettivo di verificare che i prodotti rispettassero gli standard qualitativi stabiliti dall’azienda.

Non sono mancati all’appello neanche il reparto logistica interna, con il compito di gestire il magazzino, e il postino, incaricato alle consegne. Infine, c’era anche la sede del cliente ovvero l’azienda leader nel settore moto, col ruolo di fornire i brief e richiedere i motori. Alla fine di ogni round portato a termine è stata svolta un’analisi utile alla fase successiva.

Non vorremmo andare oltre nella spiegazione del gioco, lasciando quella dose di curiosità che potrà permettere ai fortunati e futuri player di non trovarsi avvantaggiati rispetto ad altri cercando così di reagire ai vari inconvenienti e stimolando la propria creatività e innovazione agendo e pensando “Lean”.

Dopo il Business Game: MUDA-HUNTING

Per concludere la giornata abbiamo svolto un debriefing finale insieme al professor Buzzavo, tirando le somme della giornata appena trascorsa.

Abbiamo capito, toccandolo con mano, quanto sia importante studiare il proprio ambiente di lavoro e renderlo il più efficace possibile, non dando nulla per scontato e mettendo in discussione anche le nostre certezze per identificare e coltivare il vero potenziale del gruppo e delle strategie di produzione scelte.

“To kill two birds with one stone”.

Articolo scritto da Luca Busatto e Paolo Quaranta, studenti della XVIII edizione del Master SBS.

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