Stile Milan, gestione di un club e stadio di San Siro: questi alcuni dei punti chiave della nostra visita a Milano, in occasione della chiusura del project work di Master SBS e AC Milan.
Il Project Work
“Be a warrior, not a worrier” (Elizabeth Archer): sono queste le ultime parole che i giocatori del Milan leggono nel tunnel di San Siro prima di scendere in campo. Sono le stesse parole che ci hanno stimolati nell’elaborazione del project work lanciato da AC Milan, per il quale ci siamo recati a Casa Milan giovedì 26 gennaio, in occasione delle presentazioni finali.
Sistema di membership, loyalty e approcci innovativi: questi alcuni dei temi proposti dal Club rossonero, di fronte ai quali abbiamo fatto ricorso alla nostra creatività e razionalità per formulare proposte il più adatte possibile allo “Stile Milan”, simbolo di eccellenza, eleganza e molto altro.
Nell’ideazione e sviluppo del progetto gli stimoli sono stati molteplici e l’esperienza a Casa Milan ha reso tutto ancor più memorabile, specie per i fortunati che hanno incontrato in ascensore, in maniera del tutto hollywoodiana, il responsabile dell’Area Tecnica Paolo Maldini.
Abbiamo ricevuto con piacere feedback positivi e critiche costruttive dai referenti di AC Milan, tra cui Agata Frigerio, Responsabile Risorse Umane e Organizzazione, Francesco Battaglia, Social & Editorial Manager e Giulia Gevi, Organization and Development Manager.
Una piacevole sorpresa è stata riservata ai componenti del gruppo che più ha colpito questi ultimi: una maglia originale del Club rossonero!
AC Milan: l’organizzazione aziendale
Abbiamo poi avuto modo di ricevere una panoramica dell’azienda AC Milan. Attualmente la Società conta più di 200 dipendenti, in netta crescita rispetto ai circa 140 di 5 anni fa. La svolta è arrivata con il fondo d’investimento americano Elliott Management Corporation, nel 2018. L’auspicio futuro è quello di garantire una maggiore gender equality: attualmente, infatti, vi sono pochi dirigenti donna.
Presso Casa Milan, inoltre, ha sede anche Fondazione Milan. I suoi 4 dipendenti si occupano di iniziative di charity nel mondo. Inoltre spesso ci si dimentica che AC Milan è anche una società di intrattenimento. Tale impronta ulteriore venne concepita già ai tempi di Adriano Galliani, e fu uno dei motivi che spinsero alla costruzione della nuova sede. Nel 2014 si lasciò la storica sede di Via Turati per spostarsi nello spazioso edificio di Fabio Novembre. In quel periodo, inoltre, Barbara Berlusconi aveva anche proposto di cambiare il logo della società, tentativo che non ebbe grande successo.
Behind the scenes alla Scala del Calcio
Un’esperienza a dir poco unica quella che noi studenti del Master SBS abbiamo vissuto nel pomeriggio a tinte rossonere.
La possibilità di vedere lo stadio di San Siro da un punto di vista diverso da quello di un tifoso fa capire realmente tutto il lavoro che c’è dietro ad una semplice partita di 90 minuti.
Grazie alle testimonianze avvenute all’interno dell’impianto abbiamo potuto osservare e capire le funzionalità di aspetti fondamentali dello stadio, come le varie hospitality, la sala stampa, l’area dedicata alla sorveglianza nel match day, ma soprattutto abbiamo avuto la possibilità di avvicinarci al campo da gioco, definito anche dai dirigenti un posto sacro.
Nel momento in cui ci siamo spostati in sala stampa c’è stato spazio per alcune domande, ed inevitabilmente il tema caldo è stato quello dello stadio nuovo.
Tema molto a cuore da parte di Red Bird, la nuova proprietà rossonera, in quanto è convinta del fatto che la possibilità di effettuare determinati lavori sullo stadio attuale non sia conveniente sotto vari aspetti.
Un nuovo stadio, invece, darebbe la possibilità di colmare quel gap, oggi presente, con le big europee, riportando il Milan dove merita, ovvero ai vertici del calcio mondiale.
Articolo scritto da Mattia Abrami, Samuele Passarella e Daniele Smeraldi, studenti della XVIII edizione del Master SBS.
