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Cybersecurity nello sport: proteggere i dati digitali

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Cybersecurity nello sport: proteggere i dati digitali

Dalla protezione dei dati biometrici alle strategie di difesa digitale: come lo sport business affronta le nuove minacce informatiche.

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Introduzione: la nuova frontiera della sicurezza nello sport

Negli ultimi anni, la cybersecurity nello sport è diventata una priorità strategica per club, federazioni e atleti di tutto il mondo. Con l’aumento dei dati raccolti — dai sensori biometrici negli allenamenti fino ai sistemi di ticketing e fan engagement — il settore sportivo è oggi un obiettivo sensibile per gli attacchi informatici.

Le conseguenze possono essere gravi: furti di dati personali, violazioni di privacy medica, o perfino manipolazione dei risultati sportivi. In un’industria che vale miliardi di euro, la sicurezza informatica non è più una questione tecnica ma una componente centrale della gestione del rischio e della reputazione.

Cos’è la cybersecurity nello sport

Per cybersecurity si intende l’insieme di pratiche, tecnologie e processi volti a proteggere sistemi informatici, reti e dati da accessi non autorizzati o attacchi malevoli.
Nel contesto sportivo, questo significa proteggere:

  • le informazioni sugli atleti (dati fisici, medici e biometrici),
  • i sistemi di gestione di club e federazioni,
  • le piattaforme di comunicazione e streaming,
  • i dati dei tifosi e degli sponsor.

La cybersecurity nello sport, dunque, unisce tecnologia, governance e formazione per garantire integrità, riservatezza e disponibilità dei dati.

Perché la protezione dei dati è cruciale per atleti e organizzazioni

I dati sportivi moderni rappresentano un vantaggio competitivo. Ogni parametro raccolto — frequenza cardiaca, tempi di reazione, performance muscolare — è un asset strategico.
Una violazione può compromettere:

  • la reputazione dell’atleta (dati sanitari o privati diffusi online),
  • la strategia tecnica di un team (piani tattici o dati GPS trafugati),
  • la fiducia degli sponsor e del pubblico.

Tipologie di dati sensibili nel mondo sportivo

Nel contesto sportivo vengono gestiti diversi livelli di dati sensibili, tra cui:

  • Dati biometrici: battito cardiaco, saturazione, parametri metabolici.
  • Dati medici: diagnosi, trattamenti, recuperi post-infortunio.
  • Dati contrattuali e finanziari: compensi, clausole, sponsorizzazioni.
  • Dati di geolocalizzazione: tracciamento durante allenamenti o competizioni.
  • Dati dei tifosi: iscrizioni, biglietteria elettronica, e-commerce, fan token.

Principali minacce informatiche nello sport

Attacchi ransomware

Si tratta di un tipo di malware che blocca l’accesso ai dati e richiede un riscatto per sbloccarli. Nel 2020, la World Anti-Doping Agency (WADA) è stata colpita da un attacco di questo tipo, con la diffusione di documenti riservati sugli atleti.

Furti di dati biometrici

Le squadre che utilizzano tecnologie indossabili (smartwatch, sensori, GPS) producono enormi quantità di dati biometrici. Un accesso non autorizzato può permettere a terzi di profilare atleti o strategie di gara.

Manipolazione dei risultati e match-fixing digitale

Con l’aumento delle scommesse online, i criminali informatici possono tentare di alterare i risultati o manipolare sistemi di punteggio digitali, con danni economici e reputazionali per le leghe sportive.

Cybersecurity nello sport: proteggere i dati digitali

Casi studio e incidenti reali nel mondo sportivo

  • Tokyo 2020: durante i Giochi Olimpici, oltre 450 milioni di tentativi di attacco informatico sono stati bloccati, secondo il National Center of Incident Readiness and Strategy for Cybersecurity del Giappone.
  • Manchester United (2020): il club inglese ha subito un attacco ransomware che ha compromesso temporaneamente i suoi sistemi IT.
  • Formula 1: le scuderie proteggono progetti e dati aerodinamici con sistemi avanzati di data encryption e reti isolate.

Le strategie di cybersecurity per club, federazioni e leghe

Formazione e cultura digitale

Nel campo della cybersecurity nello sport, il fattore umano resta la principale vulnerabilità.
Un clic sbagliato o una password debole possono compromettere interi sistemi: per questo la formazione del personale è la prima linea di difesa.

📘 Le basi della formazione digitale

Ogni club o federazione dovrebbe investire in programmi regolari di alfabetizzazione alla sicurezza, che includano:

  • riconoscere tentativi di phishing e truffe digitali;
  • creare e gestire password sicure e autenticazioni multifattore;
  • proteggere dispositivi e connessioni durante trasferte o allenamenti (VPN, reti sicure).

🔄 Dalla formazione alla cultura

Non basta un corso: serve una cultura condivisa della sicurezza.
Promuovere comportamenti corretti (aggiornamenti costanti, attenzione alle e-mail sospette, segnalazioni tempestive) aiuta a rendere ogni membro dell’organizzazione una barriera attiva contro le minacce digitali.

⚽ Buone pratiche internazionali

La UEFA e la Premier League, ad esempio, hanno introdotto programmi di cyber awareness obbligatori per staff e volontari.
Anche in Italia, diverse federazioni sportive stanno avviando corsi sulla protezione dei dati e sull’uso sicuro dei dispositivi.

Soluzioni tecnologiche: crittografia, autenticazione e monitoraggio

Le misure più efficaci includono:

  • Crittografia dei dati sensibili,
  • Autenticazione multifattore (MFA) per l’accesso ai sistemi,
  • Backup periodici e cloud sicuri,
  • Monitoraggio in tempo reale degli accessi e delle anomalie.

Collaborazioni tra pubblico e privato

Molte federazioni collaborano con istituzioni governative e aziende specializzate per implementare piani di difesa congiunti.
Un esempio è la partnership tra UEFA e Microsoft per il rafforzamento della sicurezza dei dati durante Euro 2020.

Conclusioni e prospettive future

La cybersecurity nello sport è oggi una parte integrante della strategia di governance. Le organizzazioni sportive che investono nella sicurezza digitale non solo proteggono i propri dati, ma rafforzano la fiducia di atleti, sponsor e fan.

Con l’espansione di tecnologie come l’intelligenza artificiale, l’analisi dei big data e la realtà aumentata, la protezione delle informazioni diventerà sempre più complessa e strategica.
Chi saprà anticipare le minacce digitali sarà anche chi saprà gestire meglio il valore dei dati nello sport del futuro.

 

Questo articolo è stato realizzato con il supporto di ChatGPT e le immagini sono state generate con Midjourney.

 

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