Graziano Martinelli e Giancarlo Migliola di FIP sbucciano la palla a spicchi italiana in Ghirada
Dopo aver affrontato i fantasmi di Halloween noi del Master SBS abbiamo avuto il privilegio di incontrare in aula Graziano Martinelli, vicesegretario FIP – Federazione Italiana Pallacanestro e Giancarlo Migliola, responsabile della comunicazione FIP.
Il compito arduo dei due funzionari federali è stato farci comprendere tutte le peculiarità e criticità di un mondo tanto affascinante quanto insidioso come quello della pallacanestro e di una federazione sportiva.
Inizialmente ha preso parola Graziano, che ci ha parlato di come è riuscito ad arrivare alla posizione che ricopre oggi.
La sua storia è quella di un ragazzo, nato a Roma e residente ad Aprilia, che dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università Tor Vergata di Roma ha deciso di fare un master in Management dello sport alla L.U.M.S.A., percorso che gli ha regalato l’opportunità di un tirocinio proprio in FIP.
Con l’aiuto di una presentazione PowerPoint e di una simpatia capitolina contagiosa ci ha dato alcuni numeri che raccontano la vastità e la varietà degli attori che operano in questo mondo: 11.000 CIA (comitato italiano arbitri); 3.300 società affiliate di cui 2.500 con attività di minibasket (5-11 anni); 160.000 atleti (90.000 giovani); 23.000 allenatori e istruttori di minibasket.
Ci ha raccontato inoltre come le mission fondamentali della federazione italiana pallacanestro siano da una parte la promozione, ovvero far praticare questo sport a più persone possibili implementando il numero dei cestisti; dall’altra l’innalzamento del livello, cercando di aumentare la qualità per vincere il maggior numero di medaglie possibili.
Il gioco delle parti
A seguito di una breve presentazione riguardo i ruoli politici all’interno di una federazione, Graziano ha attirato la nostra attenzione dividendo la classe in quattro gruppi con lo scopo di simulare alcune decisioni che potrebbero essere tema di discussione in una realtà federale come FIP. Ogni gruppo aveva a disposizione lo stesso budget da spendere per sponsorizzare la pallacanestro in Italia e potevamo puntare alla fascia più bassa; quindi, ai praticanti già tesserati del minibasket compresi tra i 7 e i 9 anni, fino ad arrivare alla fascia più alta di età, che prendeva in considerazione i bambini fino agli 11 anni.
Ci siamo divertiti cimentandoci nelle più strane idee, dall’acquisto di palloni da minibasket da distribuire nelle scuole all’organizzazione di eventi sportivi per integrare anche i familiari e gli amici dei piccoli praticanti. Anche se nessun gruppo è riuscito a rientrare nel budget richiesto da Graziano, abbiamo trovato delle soluzioni per incentivare i più giovani a praticare questo sport.
Giancarlo Migliola e la comunicazione federale
Per gli appassionati di comunicazione, dopo pranzo abbiamo avuto l’occasione di conoscere l’addetto stampa e comunicazione della nazionale di serie A femminile di basket, Giancarlo Migliola. Da 15 anni in federazione e giornalista per 8 anni al Super Basket. Si è presentato con un video emozionante per poi raccontarci in maniera semplice la sua professione.
È stato interessante, perché ci ha fatto capire come la sua sia una passione e che con una costante dedizione al lavoro si possano instaurare veri rapporti umani con gli atleti. Non ci si ferma alla professionalità ma si scoprono tutte le emozioni derivanti da situazioni non inerenti alla sola pallacanestro. Giancarlo ci racconta come tutto sia comunicazione nell’era odierna e che un buon comunicatore deve essere chiaro, coerente e informativo, istituzionale e professionale. È una professione a volte delicata perché è necessario avere sempre il polso della situazione, prevenire e valutare i momenti di “crisi”, raccontare e documentare ciò che avviene.
Uno dei segreti del mestiere è comprendere il momento di ogni giocatore e di ogni singola squadra per poter valorizzare al meglio anche la comunicazione estera, se parliamo di nazionale. In sostanza fa parte della responsabilità dell’ufficio stampa capire “se, come e quando”!
Kobe veste azzurro!
La giornata si è chiusa con un episodio simpatico e iconico raccontato da Giancarlo, al quale durante una vacanza a Los Angeles con la propria famiglia viene la brillante idea di portarsi un paio di magliette della nazionale.
Durante la vacanza è in programma una partita allo Staples Center, arena dei Los Angeles Lakers per le partite in casa. In maglia gialloviola gioca niente di meno che Kobe Bryant, uno dei cestisti più forti della storia che con l’Italia ha un legame particolare data la carriera cestistica del padre.
Giancarlo, dopo aver guardato la partita, riesce ad intrufolarsi nello spogliatoio dei Lakers con i giocatori in asciugamano che rilasciano dichiarazioni, ma Kobe non c’è…
Si presenta solo qualche minuto dopo in completo Armani. Dopo le interviste, Giancarlo riesce ad intercettare un cordialissimo Kobe a cui regala la maglia della nazionale. Con Kobe, infine, fa la classica foto di “rito”.
Questo evento la mattina dopo viene riportato su tutte le testate italiane, ma anche nei principali quotidiani e siti di LA.
La FIP per i prossimi masterini
Dopo questo racconto si è chiusa la giornata e possiamo ringraziare calorosamente Graziano Martinelli e Giancarlo Migliola per la loro entusiasmante testimonianza e per il loro modo spontaneo di saperci intrattenere. Per la prima volta abbiamo avuto l’occasione di capire effettivamente come funziona una federazione e quali dinamiche lavorative si sviluppano al suo interno. Speriamo vivamente che anche i prossimi masterini possano avere l’opportunità di conoscerli.
Articolo scritto da Marta De Amicis e Giuseppe Martignoni studenti della XVIII edizione del Master SBS.