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La pianificazione e l’innovazione strategica

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Tra le testimonianze avute sino ad oggi, c’è la giornata con il prof. Alberto Brugnoli, dottore commercialista e docente in Innovazione Strategica all’Università Ca’ Foscari di Venezia.

La giornata si è concentrata sulla pianificazione e sull’innovazione strategica con focus sullo sport.
A chiudere il pomeriggio, l’interessante testimonianza di Gianpietro Beltramello, Presidente dell’azienda Gabel Srl (una news specifica racconterà questa testimonianza).

La lezione si è aperta con una veloce introduzione alla storia della pianificazione aziendale. Innanzitutto abbiamo analizzato i diversi significati della strategia aziendale (le 5 “P” di Henry Mintzberg), passando poi alle 10 principali scuole strategiche.

Si è parlato di pianificazione strategica, partendo dall’analisi di uno dei capisaldi dell’intera teoria, sviluppato negli anni 50-60, l’analisi SWOT. Un’analisi tutt’ora fondamentale anche se diffusa quasi 70 anni fa. Ad oggi però per essere di successo, una strategia deve essere dinamica: si deve cioè rifare ai bisogni dei consumatori e soddisfarli.

Si è poi parlato di posizionamento competitivo e strategico, analizzando nello specifico tutte le possibili strategie e le fonti di differenziazione.
La strategia aziendale è passata da pianificazione strategica negli anni 50-70 ad assumere il ruolo di direzione strategica negli anni 70 e 90. E dagli anni 2000 si parla di innovazione strategica.

Questa si ha quando si riesce prima a capire le regole del gioco e poi a “distruggerle”, mettendo in discussione i confini del mercato e concentrandosi su un nuovo orientamento.

Si sono poi analizzati i diversi casi di innovazione dirompente attuata da aziende all’avanguardia nel loro settore. L’innovazione può essere dovuta anche al nuovo significato che si dà al prodotto.

Uno degli esempi è quello dell’azienda Brembo, capace di valorizzare uno specifico componente, quello del freno meccanico.
Una volta riuscita nel suo intento è diventata leader nel settore dei freni: ad oggi, per esempio, la stessa Ferrari non può fare a meno dei freni Brembo.

Un altro esempio è quello dalla Nintendo con la console Wii. L’azienda è stata in grado infatti di intercettare un mercato nuovo e diverso, ossia quello delle persone che non hanno tempo ma vogliono intrattenimento.
Un mercato fatto di lavoratori, di adulti e famiglie, unendo sport, salute e yoga.

Le fonti dell’innovazione sono:

  • Tecnology Push: Innovazione di prodotto; ad esempio l’auto a guida autonoma di Google;
  • Market Pull: sono le più deboli, non sono così innovative o distruttive;
  • Design Driven: approccio al design sotto tutti i suoi aspetti; la forma è più importante della funzione.

Emblematico è anche il caso di Nokia che non è riuscita ad anticipare ciò che le avrebbe presto chiesto il mercato, essendo in posizione dominante in quel momento. Oggi (quasi) nessuno sa che fine abbia fatto!

Infine, abbiamo parlato di come le tecnologie potranno, in un futuro, essere “distruttive” nel mondo dello sport.
Ad esempio l’applicazione di possibili algoritmi nel mondo del calcio, l’Inter Media House (esempio di innovazione nella comunicazione) e il mondo degli Esports.

Ringraziamo il prof. Brugnoli per la sua lezione molto stimolante!

Luca Albini
Studente della XVI Edizione

  • Inizio XXI edizione: ottobre 2025
  • Viaggio a New York
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