Il primo Trofeo intitolato a Gilberto Benetton
“Entusiasmante. Non ero mai stato ad una partita di basket tra due squadre di alto livello”; “Non capita tutti i giorni di vedere giocare un nazionale come Datome”. Queste sono solo alcune delle frasi pronunciate dai ragazzi della XV edizione del Master SBS durante il secondo evento sportivo dal vivo – dopo l’incontro di rugby tra Benetton Rugby e Zebre Rugby – cui hanno potuto assistere: De’ Longhi Treviso Basket contro Fenerbahce (quarta nell’ultima edizione di Eurolega), partita valida per il Trofeo Gilberto Benetton.
La prima uscita stagionale al Palaverde dei ragazzi di coach Menetti è coincisa giovedì sera con la prima partecipazione a un evento cestistico per i masterini.
Quando si è presentata l’opportunità di poter vedere la sfida tra le due squadre, la classe non ci ha pensato due volte, non lasciandosi sfuggire l’occasione e aderendo in gran numero. Infatti, se da un lato la possibilità di osservare da vicino giocatori del calibro di Datome e Logan era sicuramente allettante, dall’altro i masterini hanno sfruttato la partita come momento per un’uscita di gruppo al fine di conoscersi meglio dopo appena due settimane di lezione.
La manifestazione, iniziata con la premiazione a tre grandi ex trevigiani tra cui coach Obradovic, Ali e il general manager Maurizio Gherardini (ospite in settimana nelle vesti di testimone al Master SBS), è poi proseguita tenendo concentrati le ragazze e i ragazzi del Master, specie coloro che erano alla prima esperienza di una partita della palla a spicchi in un palazzetto. Il match è stato anche un’occasione per i meno esperti di potersi confrontare con i compagni che vivono di basket da più tempo, sfruttando le loro conoscenze e competenze. Così i nuovi spettatori hanno potuto comprendere aspetti di uno sport che a Treviso ha vissuto tanti anni di gloria.
Durante la gara, che ha visto trionfare la squadra turca 58-71, i ragazzi si sono emozionati di fronte alle giocate più significative della partita, dai punti di Tessitori a quelli di Kalinic (premiato MVP del match). Non sono poi mancate le battute e le risate, ingredienti essenziali per costruire le basi di un gruppo affiatato e coeso.
Perché se è vero che le ore in aula permettono di creare progressivamente solidi legami, niente aiuta più velocemente a stringere nuovi rapporti di una bella serata di sport in compagnia.
Alberto Lana
Studente della XV Edizione