Dal dietro le quinte all’emozione del campo: Pietro Maccarini ci racconta un’esperienza immersiva nel mondo del volley.
Sono le 15:15 di domenica 9 febbraio e mi trovo a bordo campo all’Unipol Arena di Bologna per assistere alla finalissima di Coppa Italia Frecciarossa A1 femminile tra Imoco Conegliano e Vero Volley Milano. Le giocatrici entrano in campo, in mezzo all’entusiasmo e al delirio di oltre 9 mila anime pronte a godersi lo spettacolo del volley. Ho la pelle d’oca per l’emozione e mi sento davvero fortunato a poter vivere un tale evento da una posizione così privilegiata.
Ma facciamo un passo indietro…
Sabato 8 febbraio, ore 10 del mattino, arrivo in stazione a Bologna e vengo accolto calorosamente da Alessandro Spigno (Digital & Project Manager Lega Volley Femminile). Insieme ci dirigiamo all’Unipol Arena dove nel pomeriggio si sarebbero disputate le semifinali di Coppa: Conegliano-Novara e Milano-Scandicci.
All’arrivo, conosco Sergio Saturno (Eventi & Back Office LVF), ex masterino della 4ª edizione, e Consuelo Mangifesta (Responsabile Comunicazione, Eventi e PR LVF), oltre a molti altri membri dello staff. Mi raccontano alcuni dettagli organizzativi e operativi della giornata. Ci mettiamo subito al lavoro e ho modo di osservare quanto sia complessa la macchina organizzativa di un evento sportivo di questo livello: serve curare ogni aspetto, dal posizionamento di un cavo ethernet per il broadcaster, alla sistemazione della camera che riprende la check room, fino al coordinamento con lo speaker, la regia e le televisioni nazionali come Rai Sport.
Il pomeriggio passa velocemente, aiutando lo Staff della Lega Volley a sistemare dettagli operativi e ammirando gli attacchi di Egonu, i servizi di Antropova e i salvataggi incredibili di Moki De Gennaro. Imoco Conegliano prima e Milano dopo si qualificano per la finalissima del giorno dopo, mentre lo staff continua a lavorare duramente per far sì che anche le operazioni post partita vengano compiute nel modo migliore.
E infine, ecco domenica: il giorno più atteso, quello delle finali e delle sentenze definitive.
Oltre alla sfida di A1, c’è anche la finale di A2 tra Trentino e San Giovanni in Marignano, che si conclude con la vittoria della squadra emiliana. Ma non c’è nemmeno tempo di rifiatare perché entrano in campo per il riscaldamento le giocatrici di Conegliano e Milano! Tra di loro ammiro diverse giocatrici che solo 6 mesi fa hanno vinto l’oro olimpico a Parigi. Dopo 3 set molto combattuti, Imoco Conegliano vince la Coppa Italia Frecciarossa. Ho la fortuna di assistere alla cerimonia di premiazione a distanza di pochissimi metri dalla pedana su cui salgono le giocatrici e alzano la coppa al cielo.
Terminata anche la cerimonia, aiuto i diversi componenti dello Staff a sistemare parte del palazzetto; in un attimo è domenica sera, tempo di saluti e di tornare a casa.
Personalmente porto con me un’esperienza indimenticabile, sia per le emozioni che regala un evento di tale prestigio ma anche per tutti i “segreti” del dietro le quinte che ho potuto osservare e per le relazioni che ho stretto con manager che vivono questo sport meraviglioso che è la pallavolo durante tutto l’anno.
Desidero ringraziare di cuore il Master per l’opportunità offerta e tutto lo staff della Lega Volley Femminile per avermi accolto calorosamente e insegnato tante cose senza mai farmi sentire d’intralcio.
Pietro Maccarini | studente XX edizione | Master SBS