I masterini hanno accolto con grande piacere la testimonianza di Filippo Barozzi, Direttore Generale della Pallacanestro Reggiana, società di basket della Serie A e di Riccardo Pozzi, studente della XIV edizione del Master SBS, ora team manager della squadra, un ruolo molto delicato che necessita di precisione, buon senso e grandi capacità organizzative.
Il modello di governance adottato dalla Pallacanestro Reggiana vede la presenza di una struttura formata da un Socio Unico, un Consiglio di Amministrazione e un Direttore Generale che gestisce tutte le aree societarie (parte sportiva, commerciale, marketing, comunicazione, ticketing, amministrazione) e riferisce direttamente alla proprietà.
Attraverso la sua testimonianza il DG Barozzi ci ha illustrato l’idea societaria, fortemente rivolta al settore giovanile tanto da aver investito numerose risorse economiche e tecniche per lo sviluppo di giocatori che possano, nel futuro, andare a far parte della prima squadra. Coerente con questa filosofia, la Pallacanestro Reggiana ha voluto puntare su un progetto di Academy che, attraverso l’affiliazione con le squadre di basket del territorio, riesca a trasmettere loro un know-how tecnico e valoriale presente all’interno della società.
Il dibattito si è poi focalizzato su una serie di parole chiave che hanno permesso a noi masterini di comprendere le numerose componenti necessarie per lavorare all’interno del contesto sportivo: amore, passione, umiltà, riservatezza, curiosità, auto-esigenza (termine coniato da Ettore Messina), sacrificio, fallimento e problem-solving.
Barozzi ci ha poi spiegato che, lavorare all’interno di un club, significa avere una seconda famiglia dove poter condividere gioie, dolori ed emozioni derivanti dal risultato sportivo. La testimonianza è stata condita da un’ampia fase di domande provenienti dai masterini che, pieni di curiosità riguardanti il mondo della pallacanestro, hanno potuto interagire e ricevere risposte precise e puntuali da uno dei più giovani General Manager del campionato italiano, visti i suoi 30 anni d’età.
Attraverso la sua storia, Barozzi è riuscito a trasmettere a tutta l’aula una serie di importanti indicazioni necessarie per poter lavorare all’interno di una società sportiva, indipendentemente dallo sport praticato: passione e professionalità sono i punti di partenza fondamentali per poter operare all’interno di un club.
Inoltre, la testimonianza ha dimostrato come le idee di un giovane manager sportivo possano essere importanti non solo per la società che guida ma, più in generale, per tutto il movimento cestistico italiano.
Francesco Mangione
Studente della XV Edizione
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